La
storia della città di Taormina alterna periodi floridi e
periodi di forte negatività e di depressione e tutte le fasi
cittadine rispecchiano l'andamento storico e culturale proprio della
Sicilia.
Trascurare l'elemento storico isolano, e qui più specificatamente
cittadino, sarebbe un grave errore perché non permetterebbe
di comprendere a pieno titolo la bellezza e la ricchezza culturale
propria della città.
La
nascita di questo importante centro turistico isolano fu determinata
dall'arrivo di alcuni profughi greci provenienti dalla vicina città
di Naxos, già conquistata precedentemente da Dionigi I di
Siracusa e tra le più antiche colonie greche isolane, nel
358 A.C., origine che prevede un nome diverso da quello attuale
per la città, cioè Tauromenion.
Con tale dominazione la città assume l'aspetto tipico delle
varie colonie greche, a partire dalla costruzione dell'agorà,
dall'acropoli posta al vertice del Monte Tauro e dalla costruzione
del Bouleuterion - necessaria sede del consiglio cittadino.
Risale a questo periodo la costruzione di quello che è degnamente
considerato il simbolo cittadino, il famoso Teatro Antico costruito
precisamente nel III secolo A. C. sfruttando la struttura morfologica
della collina dove risiede e contornato da un panorama affascinante
comprendente due estremi geografici, la baia di Schisò ed
il Vulcano Etna.
Una
successiva dominazione per la località in questione fu quella
Romana. In questo secondo caso gli eventi sono più intrecciati.
Innanzitutto i Romani iniziarono dei lavori di ristrutturazione
degli innumerevoli reperti architettonici lasciati dai greci. Anche
se la struttura architettonica cittadina prevista a volte non fu
cambiata radicalmente ed a volte ci furono solo degli eventuali
lavori di ampliamento, ciò che cambiò veramente fu
l'uso diverso delle varie strutture presenti.
Primo lavoro di rifacimento riguarda il già citato e famoso
teatro. In effetti, sotto i Romani, esso fu trasformato in anfiteatro.
I Romani vanno ricordati anche per la realizzazione di nuove opere
architettoniche che ancora oggi costituiscono un vanto cittadino.
È di questo periodo, infatti, la realizzazione di uno dei
beni culturali più famosi della città, le "Naumachie",
un terrazzamento che prevedeva anche la presenza di
una cisterna collegata ad un acquedotto a sua volta previsto per
seguire la nuova espansione urbanistica cittadina.
Gli eventi precipitarono notevolmente quando Taormina si alleò
con Sesto Pompeo contro Ottaviano. Questa decisione si rivelò
sbagliata perché, quando Ottaviano vinse, la città
fu declassata al ruolo di semplice colonia e costretta a vivere
vari secoli nel più triste oblio.
La
nuova dominazione bizantina determina un periodo più florido
per la città.
Alla caduta di Costantinopoli ed alla perdita d'importanza della
città di Siracusa, infatti, Taormina diventa la nuova capitale
della Sicilia orientale. Segni evidenti del passaggio dei bizantini
nella città in questione sono svariate costruzioni, a partire
da una seconda cinta muraria difensiva che va ad unirsi a quella
ellenistica. In effetti l'importanza strategica della città
fu molto apprezzata e valorizzata dai Bizantini ed essa è
valorizzata dalla presenza di due roccaforti, probabilmente costruite
proprio durante questa dominazione, e situate precisamente una sulla
cima del pluricitato Monte Tauro e l'altra in una posizione più
interna e precisamente sul picco di Mola.
L'importanza assunta dalla città durante questo periodo è
provata anche dal fatto che essa divenne sede dell'arcivescovato.
Con questa nuova dominazione la città conobbe un periodo
veramente felice di crescita demografica ed urbanistica - in quest'ultimo
caso verso la parte meridionale della città -, nonché
di un prestigio e di una fama sempre crescenti.
La
storia delle varie dominazioni subite da questo centro turistico
continua con l'avvento degli Arabi che occuparono buona parte della
Sicilia dal nono all'undicesimo secolo e che si fermarono a Taormina
precisamente dal 902 al 1079, anno dell'arrivo dei Normanni. In
questo caso, la storia cittadina si tinge di nero perché
gli Arabi distrussero buona parte della città.
L'arrivo degli Arabi va anche ricordato per la costruzione di alcuni
edifici, come una torre oggi costituisce la parte principale del
famoso Palazzo Corvaia del quale si parlerà dettagliatamente
durante la sezione dedicata ai beni culturali e storici cittadini.
Successivo
arrivo di nuovi dominatori della città riguarda i Normanni.
Con l'arrivo di questi ultimi Taormina perde un po' della sua importanza
a favore della vicina Messina, ma si assiste anche alla rimonta
del Cristianesimo nella zona con il conseguente fiorire di numerosi
conventi ed anche il consolidamento del tessuto urbano. In effetti
risale proprio a questo periodo la nascita del Borgo che ha come
punte estreme Porta di Mezzo e Porta del Tocco, nascita che fu determinata
dal nuovo assetto demografico e da una nuova ed alternativa ristrutturazione
viaria.
Durante il XVI secolo la città conobbe una nuova espansione
urbana favorita anche da un discreto incremento economico determinato
dalla lavorazione dello zucchero.
Ulteriore
dominazione che va a segnare un periodo cittadino decisamente meno
florido rispetto al precedente è quella spagnola.
Con l'arrivo degli Spagnoli, infatti, tutta la zona subì
delle gravi perdite come la vendita di vari territori demaniali
ed quella conseguente di numerosi ed importanti casali. La sottrazione
dei casali è il primo sintomo della contrazione economico-demografica
subita dalla città durante tale periodo.
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