La
bellezza naturalistica ed architettonica della città è
stata citata più volte e meritatamente.
Ogni
angolo di questa terra ha tanto da offrire sia dal punto di vista
architettonico che ambientalistico ed ogni aspetto merita qualcosa
di più della semplice menzione.
Qui il turista interessato ha davvero l'imbarazzo della scelta:
può effettuare un giro storico-culturale della città
per ammirarne i beni culturali come la cattedrale dedicata a San
Nicolò ed edificata nel tredicesimo secolo, i suoi palazzi,
il famoso e più volte citato Teatro; il turista, inoltre,
non
può certamente restare indifferente alle bellezze naturalistiche
della città costituite, ad esempio, dai bei giardini pubblici
e dalle rinomate spiagge della zona; infine, e certamente non ultime
per importanza, occorre ricordare la possibilità di effettuare
delle interessanti escursioni nelle zone vicine la città,
mete turistiche isolane altrettanto valide ed interessanti.
Il
simbolo cittadino, vero fiore all'occhiello per tutta la città
ed importante rappresentante dei beni culturali cittadini è
il Teatro Greco ricordato soprattutto con l'espressione
"Teatro Antico" dal quale si ha una bella
vista e noto anche per la presenza delle colonne dall'evidente stile
corinzio.
In Sicilia esso è, per le sue notevoli dimensioni e con un
diametro di circa 110 metri, secondo solo a quello siracusano, ma
non per questo inferiore per importanza o bellezza.
Di
origine ellenistica, come si è gia detto, precisamente con
una antica datazione risalente al III secolo A.C., dei suoi natali
restano pochi simboli a causa delle successive ristrutturazioni
romane e a causa del logorio temporale.
Una prova della sua origine greca, ad esempio, è data dall'utilizzo
della tipica pietra di Taormina, simile al marmo, presente sotto
la scena.
La sua struttura presenta tre elementi archittetonici di base, la
scena, l'orchestra e la cavea.
Dell'originaria cavea con le sue nove gradinate ed il portico oggi
si hanno pochi resti, così come si hanno pochi avanzi della
scena, che tra l'altro presenta ancora delle nicchie.
In origine il teatro aveva dimensioni piu grandi di quelle attuali.
Come si è già detto, il teatro subì delle vere
e proprie rivoluzioni archittettoniche sotto i Romani divenendo,
di fatto, un vero e proprio anfiteatro per gli spettacoli gladiatorii.
In effetti l'attuale struttura architettonica risale al II secolo
D.C.. Per ragioni di sicurezza, l'orchestra fu trasformata
con l'aggiunta di un alto podio per garantire davvero un buon riparo
agli spettatori.
La bellezza di questo teatro ancora oggi utilizzato per delle manifestazioni
culturali ed artistiche come il complesso delle manifestazioni internazionali
note con l'espressione "Taormina Arte" e che ricorrono
ogni anno durante i mesi estivi consiste non solo per la sua struttura
architettonica notevole ancor oggi in buono stato e dall'acustica
davvero notevole, ma anche per la splendida vista panoramica che
esso offre sull'Etna, la città di Giardini Naxos ed i Monti
Calabri, vista offerta dalle terrazze che circondano lateralmente
la scena.
Poco
distante dal Teatro si trovano i resti di un antico tempio ed un
Antiquarium con dei reperti archeologici prelevati
nei dintorni della città. Tale Antiquarium appena citato
merita certamente uno spazio esplicativo maggiore rispetto alla
semplice menzione appena fatta.
Questo piccolo museo archeologico è suddiviso in due stanze
che prevedono l'esposizione di alcuni reperti archeologici importanti
come una statua dedicata ad un vincitore di una corsa di cavalli
ai giochi olimpici, come si evince da una iscrizione presente nella
base della statua stessa, due importanti pilastri, il primo chiamato
"Tavola degli Strateghi" con i nome degli
amministratori cittadini della giustizia e la "Tavola
dei Ginnasiarchi" dedicata ai magistrati che avevano
il compito di amministrare il Ginnasio adibito alla educazione dei
giovani.
Altro
reperto dalla notevole importanza archeologica e soprattutto storica
presente nella città di Taormina è costituita dalle
famose "Naumachie" già citate nella
carrelata storica cittadina e che con il loro nome ricordano le
simulazioni dei combattimenti navali care ai Romani ma che qui a
Taormina si presentano come una struttura architettonica.
Tale struttura è decisamente uno degli esempi piu importanti
dei monumenti romani presenti in tutta l'isola.
Tale monumento si presenta su di un prospetto di età imperiale
lungo più di cento metri costruito utilizzando dei mattoni
rossi ed arricchito da nicchie dalla varia grandezza e sollevate
da terra. Tutta la struttura serviva da consolidamento per accogliere
al maglio la cisterna costruita per l'ovvio motivo di irrigare i
terreni vicini utilizzati dalla nuova espansione urbanistica.
Grazie a dei lavori di ristrutturazione la pavimentazione a blocchi
poligonali lavici presente nella zona è stata recentemente
rinvenuta.
Ulteriore
monumento storico cittadino importante è un piccolo teatro,
l'Odeon, quasi simile per la sua struttura architettonica
al famoso e già citato Teatro Antico. Questo secondo Teatro
è più piccolo rispetto a quello greco ed è
situato nel versante cittadino nord-est e precisamente dietro la
collina denominata Santa Caterina di Alessandria d'Egitto e vicino
il famoso Palazzo Corvaia.
La sua nascita è decisamente romana e la sua scoperta avvenne
accidentalmente verso la fine del 1800. La sua struttura architettonica
prevede una scena comprendente una base ed un colonnato di un teatro
greco scoperto durante gli scavi effettuati per l'Odeon.
La
città di Taormina è anche nota per dei bei Palazzi,
a partire da quello forse più famoso e precedentemente citato,
Palazzo Corvaia.
In effetti esso è un vero e proprio Castello ed è
nel linguaggio comune che esso è denominato semplicemente
Palazzo. La costruzione deve il suo nome alla famiglia nobiliare
che ne fu proprietaria dal XVII al XIX secolo.
Questo monumento culturale è soggetto di numerosi studi da
parte di vari storici. Oggi è comunque accertato che originariamente
tale nobile dimora si trovasse fuori dalle mura cittadine e collegato
al teatro antico.
Attualmente la struttura è di proprietà comunale ed
ospita la Biblioteca Civica ed il Centro Mediterraneo di Drammatica.
Esso si presenta con una superba facciata incoronata da una merlatura
ed impreziosita con delle finestre a trifora.
La sua struttura architettonica, inoltre, è opera di varie
e successive costruzioni, a partire dalla torre cubica e dalla parte
centrale della costruzione che risalgono al periodo arabo, dall'ala
laterale sinistra che è stata costruita nel XIII secolo insieme
alla scala che dal cortile conduce al primo
piano, dall'ala laterale destra ancora "più recente"
visto che la sua costruzione risale al XV secolo con l'originario
scopo di accogliere gli incontri del Parlamento Siciliano.
Qui occorre precisare che la torre cubica riporta alla mente gli
Arabi anche per il loro sacro tempio "Al Ka 'bah".
Il complesso prevede vari stili architettonici, evidente segno del
passaggio del tempo e delle successive costruzioni appena citate.
In effetti la torre presenta delle evidenti reminescenze arabe,
le bifore del salone sono in stile gotico-catalano, così
come il portale d'ingresso al palazzo.
Una delle caratteristiche del Palazzo ed espressione artistica degna
di nota è la presenza di tre pannelli a rilievo rappresentanti
eventi tratti dalla Genesi Biblica, precisamente la creazione di
Eva, il peccato originale e la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso.
Successiva
ed altrettanto importante nobile costruzione della città
è il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano costruito
per la nobile famiglia di origine spagnola De Spuches, Duchi di
Santo Stefano e Principi di Galati - due centri del messinese -,
una piccola ma originale costruzione incorporata all'interno delle
antiche mura difensive cittadine, nella parte recentemente ristrutturata.
La sua massiccia e forte struttura, nonostante le dimensioni non
eccessive appena menzionate, le danno l'aspetto della fortezza che
incute rispetto in chi la guarda ed essa presenta una mescolanza
di elementi gotici, arabi e normanni.
Gli evidenti elementi arabi sono, ad esempio, le decorazioni presenti
all'apice della costruzione, una fascia decorativa rappresentata
dall'alternata presenza di pietra lavica bianca e nera proveniente
da Siracusa ed elemento strutturale che va a ricreare delle belle
figure geometriche.
Le reminescenze arabe sono determinate anche dall'utilizzo delle
maestranze arabe che furono utilizzate per la costruzione dell'edificio.
Gli elementi normanni sono costituiti, ad esempio, dalle merlature
a coda di rondine presenti nella costruzione.
Il Palazzo è situato esattamente vicino la Porta Catania
e va ricordato anche per un bel giardino posto nelle sue vicinanze
e che prevede la presenza di un pozzo per raccogliere l'acqua piovana
utilizzata per i bisogni dei residenti dell'edificio.
La costruzione presenta un'apparente contraddizione che però
le garantisce uno dei suoi elementi costitutivi: due sue lati guardano
all'esterno delle citate mura e si presentano con la struttura di
una fortezza inaccessibile; gli altri due sono più pittoreschi
e sono più aggraziati dei precedenti grazie
alla presenza di belle finestre bifore impreziosite da rosoni.
Tra gli altri elementi caratteristici della facciata dell'edificio
ricordiamo anche la presenza di archi tribolati e fregi bicromi.
Dell'originaria struttura che prevedeva tre sale sovrapposte oggi
rimane ben poco visto che oggi si può ammirare solo quella
presente nel piano terra della costruzione.
Intorno agli anni sessanta il Municipio ha ottenuto il possesso
della nobile costruzione acquistandolo da un appartenente alla nobile
famiglia De Spuches.
L'interno della struttura ospita la Fondazione G. Mazzullo: infatti
sono qui conservate in maniera permanente delle opere di scultura
e di grafica di questo artista ed anche, in maniera saltuaria e
temporanea, delle altre mostre di opere d'arte.
Altra
costruzione cittadina dalla discreta importanza è la "Badia
Vecchia" denominata anche "Badiazza", un
torrione merlato di antica origine normanna che ha subito ulteriori
e decisivi interventi decorativi nel Trecento.
Mentre il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano era stato edificato
per proteggere il lato nord della città, la struttura simile
ad una fortezza della Badia Vecchia fa supporre che essa aveva il
compito di difendere il lato a sud.
La costruzione a pianta quadrata presenta dei fregi decorativi bicolori
per certi versi simili al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano del
quale si è già parlato. Altra caratteristica decorativa
della costruzione è formata da delle interessanti e belle
bifore.
L'edificio è una proprietà comunale. Pare che il nome
della costruzione, in base ad una delle teorie più accreditate,
sia determinato dal fatto che essa era una antica abbazia, teoria
avvalorata dalla scoperta in un vicino pozzo di raccolta delle acque
piovane di alcuni quadri aventi temi sacri.
Il
Palazzo Ciampoli si trova quasi nel centro cittadino
ed è una delle costruzioni più antiche della città,
com'è ampiamente documentato da una iscrizione presente nel
portale a sesto acuto.
In effetti tale portale è sormontato da uno scudo che riporta
una data, 1412.
Attualmente e sfortunatamente il Palazzo non è in un buono
stato di conservazione, soprattutto nella sua facciata.
Come resti evidenti della gloria passata di questa costruzione ricordiamo
la parte restante di antiche e ripide scale che funzionavano da
base naturale.
Tra gli altri elementi decorativi della costruzione ricordiamo alcune
reminescenze spagnole che esso raccoglie, come una finestra che
prevede la presenza di un arco delimitato da una architrave le cui
estremità vanno a ricreare delle decorazioni scultoree.
Per
esser veramente esaustivi sulle bellezze architettoniche cittadine
occorre necessariamente dare qualche cenno alla struttura viaria
cittadina, alle "Porte" storiche che l'arricchiscono,
al Borgo.
L'impianto urbanistico è decisamente medievale e prevede
la presenza di alcune arterie viarie principali, a partire dal famoso
Corso Umberto I, l'arteria che scorre longitudinalmente per tutta
la città, che ha come punte estreme Porta Messina e Porta
Catania e che offre anche le vie d'accesso a numerosi centri storici
e culturali rinomati della città.
La via di cui si sta parlando prevede anche la presenza di uno dei
punti d'incontro principali della città, cioè Piazza
IX Aprile. La piazza è conosciuta ed ogni suo lato presenta
una caratteristica diversa ma sempre affascinante : dal primo lato
si ha la possibilità d'ammirare una bella vista panoramica
sul golfo e sull'Etna, un secondo lato è delimitato dalla
Chiesa dedicata a San Giuseppe, il terzo dalla Chiesa dedicata a
S. Agostino e l'ultimo dalla famosa Torre dell'Orologio, una costruzione
dal forte richiamo storico, detta anche "Porta Messina"
e dalla nascita tardo-medievale.
La piazza rappresenta una delle parti cittadine più antiche.
Altro punto nevralgico e d'incontro cittadino è la Piazza
Duomo costruita attorno ad una bella fontana barocca che presenta
il simbolo cittadino, la figura mitologica del centauro, estrema
punta occidentale della via precedentemente citata e contorniata
dalla imponente ma non minacciosa presenza della Cattedrale cittadina
dedicata a San Nicolò e del Palazzo Comunale.
Questo
giro delle costruzioni più importanti di Taormina, per esser
veramente completo, deve necessariamente comprendere il vicino Castello
di Castelmola.
Prima precisazione che riguarda tale struttura è di origine
geografica: Castelmola è un paesino a ridosso della vicinisssima
Taormina, paese originariamente sorto per difendere il più
importante centro di Taormina dai possibili attacchi nemici che
potevano arrivare dalle sue spalle, città che permette d'ammirare
il vulcano catanese e le spiagge della vicina Taormina. Il sito
che ospita tale castello originariamente doveva ospitare probabilmente
l'acropoli dell'antica Tauromenion.
Il Castello si trova arrampicato su di una rupe, nel punto decisamente
più alto della città e, grazie proprio a questa sua
posizione quasi di isolamento e comunque di totale dominio visivo
di tutta la zona che lo circonda, offre la possibilità di
ammirare dei paesaggi naturalistici davvero superbi ed affascinanti,
soprattutto al calar del sole.
Attualmente del Castello restano pochi resti.
Successiva
sezione turistica di questo itinerario dedicato alla città
di Taormina interessa senza ombra di dubbio le Chiese qui presenti,
espressione evidente della religiosità cittadina ma anche
segno tangibile e testimonianza delle arti figurative umane.
Le Chiese, i monumenti sacri in genere e le varie feste patronali
rientrano obbligatoriamente in un qualsiasi itinerario turistico
perché costituiscono un elemento storico, culturale e sociale
dall'elevata importanza che va a formare un decisivo aspetto della
storia dell'uomo.
Anche Taormina non si sottrae a questa regola generale che unisce
spesso il sacro ed il profano, il freddo ordine delle regole e la
calda passione popolare, segni tangibili della caratteristica fede
isolana che tende sempre ad avvicinare Dio all'uomo e viceversa.
Ovviamente questo giro storico-culturale deve obbligatoriamente
iniziare dalla Cattedrale cittadina dedicata a S. Nicolò,
un edificio sacro che prevede una struttura a croce latina e tre
navate che ricorda ancora un imponente impianto basilicale romanico,
nonostante i successivi rifacimenti, suddiviso da sei colonne e
caratterizzato dalla presenza di alcuni altari accompagnati da varie
espressioni delle arti figurative a sfondo sacro.
La sua costruzione risale al XIII secolo e l'edificio sacro ha subito
rifacimenti ed abbellimenti successivi.
In effetti, questi rifacimenti sono testimoniati dalla presenza,
nella struttura esterna dell'edificio, di un portale costruito nei
primi anni del 1600 ed arricchito e valorizzato dalla presenza di
alcuni medaglioni e due ulteriori portali laterali, creati uno nel
XV secolo ed un secondo del XVI secolo.
La sua struttura esterna si presenta in una abbastanza severa imponenza,
arricchita da una merlatura che dà alla Chiesa una struttura
simile a quella di una fortezza, un rosone dalle dimensioni non
troppo eccessive e due belle finestre bifore.
Tale imponente Cattedrale va ricordata per le innumerevoli opere
d'arte che essa ancor oggi preserva, a partire da un dipinto risalente
alla seconda metà del 1400 e dedicato a "La Visitazione
e i Ss. Giuseppe e Zaccaria", un polittico pregiatissimo realizzato
da Antonello De Saliba all'inizio del 1500 e raffigurante, nell'ordine,
"La Madonna col Bambino tra i Ss. Girolamo e Sebastiano",
"La Pietà tra le Ss. Lucia ed Agata" e "Gesù
e gli Apostoli".
Successiva Chiesa cittadina molto importante è quella dedicata
a Santa Caterina d'Alessandria, situata esattamente
in un punto centralissimo della città, vicino al Palazzo
Corvaia e sui resti dell'antico Odeon, parte del quale è
ancor oggi fortunatamente visibile.
La datazione della costruzione sacra risale alla seconda metà
del XVII secolo e la Chiesa ha subito delle ristrutturazioni.
Già la struttura esterna della chiesa presenta degli elementi
interessanti, a partire dalla statua dedicata a Santa Caterina e
racchiusa in una nicchia. L'interno dell'edificio sacro presenta
altre opere sacre, come una tavola dedicata alla Madonna con i Santi,
una tela dedicata al "Trionfo della Croce" ed una seconda
tela raffigurante "La Madonna in gloria e Santi Carmelitani".
Una successiva Chiesa cittadina che merita l'inclusione in questa
sezione è quella dedicata a S. Giorgio, una
chiesa dedicata al culto anglicano e fortemente voluta dalla comunità
di inglesi che si era costituita in città già precedentemente
il periodo di costruzione della chiesa stessa, cioè agli
inizi del 1900.
La struttura interna della Chiesa prevede una suddivisione effettuata
grazie alla presenza di alcuni archi costruiti utilizzando la pietra
siracusana e due navate principali.
Ricordiamo, inoltre, la Chiesa dedicata a S. Agostino.
Essa occupa una Chiesa precedentemente dedicata a San Sebastiano
edificata alla fine del 1400 ed il cambiamento fu determinato dall'arrivo
in città dei Padri Agostiniani che ingrandirono la precedente
chiesa e la trasformarono in un loro monastero.
La struttura interna dell'edificio sacro prevede la presenza di
quattro nicchie decorate da finti archi corinzi.
Dell'originaria struttura della Chiesa rimane ben poco visto che
essa ha subito delle pesanti ristrutturazioni nel corso dei secoli.
Attualmente la Chiesa è adibita come sede della Biblioteca
comunale.
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