Successiva
sezione di questo itinerario ed obbligatoria per dare un quadro
il più possibile completo della città deve riguardare
gli angoli verdi cittadini e le famose spiagge che circondano Taormina.
Già da quanto precedentemente e sommariamente detto nella
sezione introduttiva di questo itinerario turistico, uno degli elementi
costitutivi della ricchezza cittadina è formato proprio dalla
bellezza naturalistica del sito in cui la città stessa sorge
e che sa unire due estremi geografici, il promontorio in cui sorge
la città stessa e le belle spiagge che si trovano ai suoi
piedi.
Il
mare ha qui sempre svolto un notevole ruolo economico
che col tempo gli uomini hanno sempre saputo valorizzare e rinnovare:
in passato il mare offriva lavoro ad una moltitudine di pescatori
locali, oggi è anche un notevole polo d'attrazione turistica
cittadino, come sì è qui ripetuto spesso.
Il clima mite, la bellezza propria del Mar Ionio che bagna la zona
ma che però ha il piccolo neo di non avere qui acque caldissime
a causa di uno strano gioco delle correnti marine, le varie località
naturali che fanno da corollario alla città come l'Isola
Bella, Capo S'Andrea, Mazzarò, Baia delle Sirene,
le belle vedute panoramiche qui offerte sono un ricco
e meritatamente valorizzato bagaglio naturalistico che contribuisce
alla notevole fama cittadina.
La bellezza naturalistica appena citata dà un valido esempio
di come la città, e più in generale tutta la Sicilia,
può davvero offrire tanto al turista.
Il tutto raggiunge davvero l'apice della bellezza e della meraviglia
quando si unisce ai vari monumenti e al bagaglio storico e culturale
del sito che si vuole visitare.
Prima tappa di questa nuova parte dell'itinerario turistico dedicato
alla scoperta di questa splendida città siciliana riguarda
la Villa Comunale dedicata al Duca Colonna di Cesarò.
La bellezza di questo angolo verde cittadino è costituita
da numerosi elementi caratteristici, a partire dalla bella vista
panoramica sulla costa a sud e sul vulcano Etna e
dalla ricca e lussureggiante vegetazione, variegata ed eso-tica
e formata da espressioni verdi mediterranei e tropicali.
Tale paradiso verde voluto fortemente dalla nobildonna inglese Florence
Trevelyan che lasciò delle donazioni economiche per la sua
realizzazione si trova in un punto abbastanza centrale della città,
precisamente a sud del Teatro.
Una
seconda tappa di questa parte deve obbligatoriamente riguardare
le già citate splendide spiagge.
Una nota località marittima rientrante nel territorio cittadino
in questione è la piccola Baia di Mazzarò,
vera attrazione delimitata da Capo di Sant'Andrea,
a sua volta completato dall'Isola Bella che va a chiudere
una piccola baia, un caratteristico ed esclusivo polo marittimo
della zona noto per la bellezza dei colori marini ed apprezzato
non solo dai residenti ma anche dai turisti.
La Baia di Mazzarò è facilmente raggiungibile ed offre
la possibilità di effettuare delle belle escursioni nelle
varie grotte marine che essa raccoglie.
Tra le altre delimitazioni geografiche di questa Baia ricordiamo,
inoltre, i faraglioni presenti a Capo Taormina.
Successiva tappa marittima cittadina riguarda la località
Letoianni, anch'essa sapientemente valorizzata turisticamente dagli
abitanti della zona e che sa unire al fascino naturalistico proprio
alla possibilità di gustare delle ottime pietanze a base
di pesce.
Si
è detto più volte che la bellezza di Taormina è
arricchita anche da alcuni famosi siti turistici isolani, quindi
sorge la necessità di darne alcuni cenni per dare davvero
un quadro completo della città.
Oltre al già citato sito di Castelmola noto
per la presenza di un suggestivo Castello e di un affascinante lago,
al vicino vulcano Etna nato da antiche eruzioni marine e sempre
imponente, quasi minaccioso grazie alla sua continua attività
e la cui visita completa richiede l'accompagnamento da parte di
persone esperte, alla città di Giardini Naxos
ulteriore nota meta turistica isolana, occorre soffermarsi in modo
particolare sul sito naturalistico determinato dal fiume Alcantara.
L'origine del sito si perde nei meandri storici e dare una datazione
storica precisa è praticamente quasi impossibile. Quel che
è certo è che le famose gole hanno tratto la loro
origine dalle eruzioni di un piccolo vulcano a nord dell'Etna, eruzioni
che hanno determinato la nascita di un percorso accidentato successivamente
coperto da un corso d'acqua e che nel tempo ha anche saputo
crearsi il suo spazio tra delle alte pareti basaltiche.
Le gole hanno una profondità di circa venti metri e la visita
è consigliabile soprattutto in estate.
|